EMIRATI ARABI UNITI - OMAN
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Il patrimonio storico della tessitura è un elemento vibrante ed essenziale della cultura beduina tradizionale. Da sempre i nomadi del deserto hanno dovuto escogitare soluzioni ingegnose per poter sopravvivere in un territorio dal clima ostile. Il legame tra i beduini e le poche forme di vita presenti, si nota in tutti gli aspetti della cultura popolare, tra cui anche l’arte del tessere. Al-Sadu è una forma tradizionale di tessitura nata sia per soddisfare le esigenze quotidiane, sia per trasmettere la creatività e la storia dei nomadi del deserto.
Questa antica tecnica di tessitura si ottiene con l'intreccio dei peli dei cammelli e la lana di capre e pecore. Il processo inizia con il taglio della lana degli ovini e la raccolta dei peli di cammello. La lana viene quindi pulita, preparata e classificata in base al colore e alla lunghezza, prima di essere soffiata e scossa per liberarla da qualsiasi impurità, come resti di piante, spine, polvere o terra. Successivamente viene pettinata e pulita ripetutamente con acqua calda o fredda, con l'aggiunta di argilla, cenere, sapone o, in tempi moderni, detersivi. Una volta ripulita, la lana viene tessuta in fili solidi. Questo lavoro viene solitamente fatto nelle tende, dove le donne mettono la lana filata sotto il braccio destro o sul petto. Quindi preparano la lana con la mano sinistra, ad una distanza di un piede, e la legano all'estremità inferiore della vite che gira, spingendola sul gancio fissato alla parte superiore del mandrino. Ogni donna solleva il ginocchio sinistro mentre è seduta, posizionando l'estremità inferiore del mandrino sul ginocchio e quindi avvolgendo saldamente la maniglia del mandrino e spingendo rapidamente la mano verso l'esterno.
Dopodiché, i filati vengono tinti con colori estratti da piante e spezie locali, come henné, curcuma, zafferano o la pianta di indaco, e fatti asciugare al sole. I colori tradizionali Al-Sadu sono nero, bianco, marrone, beige e rosso. L'ultima fase della lavorazione è quella in cui la tessitura viene eseguita in base al design e allo scopo. Questo processo viene solitamente eseguito da una o due donne che scambiano il filo tra di loro e tessono i fili su un telaio da pavimento in legno di palma o di giuggiola. Gli usi dei manufatti possono essere differenti: dai tappeti, a decorazioni per i cammelli, fino alle tende. Quest’ultime vengono chiamate Bayt Al-Sher (casa dei capelli) e sono le tipiche tende marroni o nere fatte di peli di capra che vengono ancora oggi utilizzate dai beduini del Sahara. L'iconografia e i motivi decorativi creano un lessico di simboli, con messaggi che evocano lo stile di vita nomade, l'ambiente desertico e la storia delle tribù. Tra i disegni più ricorrenti ci sono le praterie ondulate della regione, le dune di sabbia, palme, fiori, cammelli, pecore, falchi e utensili da caffè. Sebbene questi disegni e motivi decorativi possano occasionalmente variare tra le tribù e le regioni, in particolare in termini di nomi o tipi di unità decorative, la tecnica di realizzazione rimane la stessa.

Tradizionalmente, i tessitori si riunivano in piccoli gruppi per tessere, scambiando notizie di famiglia e occasionalmente cantando o recitando poesie, come Al-Taghrooda. Tali incontri sono i mezzi tradizionali di trasmissione alle nuove generazioni: le ragazze imparano guardando e ricevono gradualmente compiti da svolgere, come smistare la lana, prima di apprendere tutte le abilità della tecnica di Al-Sadu. A causa dell'analfabetismo diffuso delle tribù nomadi beduine del Sahara, tutti i motivi, i modelli e i simbolismi vengono memorizzati e trasmessi da madre a figlia, con il passaparola e l'esempio. Differente è la situazione nella Penisola Arabica.
Il rapido sviluppo economico e le trasformazioni sociali provocate dall'avvento del petrolio nei paesi del Golfo, hanno causato un forte declino nella pratica di Al-Sadu. Le comunità pastorali beduine si sono disperse tra gli insediamenti urbani e le giovani donne lavorano sempre più fuori casa. I detentori della tecnica di Al-Sadu ora sono per lo più donne anziane il cui numero è in calo. Con la fine dell'esistenza tribale e il declino delle abilità e dei ricordi associati alla tessitura, le richieste di tessuti tribali di cammello sono praticamente cessate, e così la tessitura di Al-Sadu e la zootecnia nomade, una volta cruciale e vitale, sono in declino. Per non perdere la tradizione nei paesi del deserto arabico, sono stati utilizzati due espedienti: la digitalizzazione dei disegni e il riconoscimento del valore culturale della tecnica di Al-Sadu. Grazie agli sforzi compiuti dal Dipartimento di Cultura e Turismo di Abu Dhabi, Al-Sadu è stato iscritto nel 2011 nella "Lista del patrimonio culturale immateriale che necessita di urgente salvaguardia". Questo riconoscimento mira non solo a preservare e a far conoscere nel mondo questa antica tecnica, ma anche a celebrare le straordinarie doti di adattamento e creatività dei beduini e il ruolo centrale delle donne nella vita sociale tribale.
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