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Le ragazze dai bracciali tintinnanti. Viaggio nei differenti volti dell'Oman

di VALENTINA SPINETTI

Tempo di lettura stimato: 4 minuti

Un viaggio effettuato in Oman, della durata di 15 giorni, a cavallo tra agosto e settembre 2006, ha costituito lo spunto di questo racconto. Nelle pagine che seguono vi è un duplice filo conduttore. Uno è dato dai luoghi attraversati durante il viaggio, dei quali tuttavia sono fornite talvolta informazioni parziali e lacunose non essendo questa una guida turistica, ma solo un resoconto del percorso effettuato, uno fra gli infiniti che sarebbe stato possibile compiere. L’altro è costituito dalle divagazioni mentali che i luoghi in questione suggeriscono all’io narrante. (l'autrice)

IL LIBRO

Romanzo e contemporaneamente racconto di un viaggio in Oman nel 2006, da cui scaturisce un'immagine del paese tuttora attuale. L'autrice parte con il figlio di cinque anni, il marito e altri viaggiatori. La perdita del suo passaporto e di quello del figlio fa sì che il punto di vista non sia più soltanto quello del viaggiatore, ma quello di un immigrato alle prese con i documenti da rinnovare. L'io narrante, attraverso il fascino dell'esotico, riscopre aspetti della vita quotidiana che aveva sempre ignorato. Nella storia principale, data dal percorso di viaggio, si intersecano tante microstorie, e le difficoltà connesse al rilascio dei documenti non permetteranno fino alle ultime pagine di sapere se sarà possibile un normale ritorno a casa.

L'AUTRICE

Valentina Spinetti è nata all’Isola d’Elba nel 1963. Si è laureata a Pisa in Lettere con indirizzo geografico e vive attualmente a Urbino, dove si occupa di scienze sociali. Ha tenuto lezioni universitarie a Pisa e a Urbino, avendo maturato competenze geografiche, sociologiche e pedagogiche. Ha pubblicato su riviste specializzate numerose studi sulle tragedie sociali avvenuti in differenti luoghi del mondo. Grande viaggiatrice ed appassionata di fotografia, ha visitato paesi in Africa, Asia, America Latina e Centro America, per questo si impegna nella divulgazione della conoscenza di luoghi e culture con l’Angolo delle Avventure di Pesaro e Urbino, di cui è responsabile dei Caffè Letterari. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi in concorsi letterari e nel 2010 ha pubblicato la prima edizione di ‘’Le ragazze dai braccialetti tintinnanti’’. Molti suoi racconti fanno parte di opere nate per il sostegno di associazioni umanitarie. Nel 2017 ha pubblicato con Carla Ferri l’opera ‘’Oltre il buio le stelle, storia di Monica Crinelli’’. Attualmente è impegnata nella realizzazione di documentari fotografici e nella stesura di un nuovo progetto letterario. 


L'itinerario del viaggio narrato da Valentina Spinetti
L'itinerario del viaggio narrato da Valentina Spinetti

‘’Oman, città da sogno in una natura selvaggia, dove puoi trovare alberghi da favola’’. Questa frase riportata sulla copertina di un dépliant di informazioni turistiche di Ginevra è il primo contatto dell’autrice con l’Oman. Il ricordo dello slogan riaffiora inaspettatamente in una conversazione avvenuta a Tamegrute in Marocco con un artigiano riguardo l’imminente matrimonio della sorella con un uomo omanita. Quello che in un primo momento parrà essere un paese lontano e dai contorni sfuocati, diventerà la meta di un viaggio che aprirà nella mente dell’autrice parallelismi con vicende vissute in Marocco e offrirà la possibilità di confrontarsi con una terra ricche di soprese. Tra wadi, cime montuose, notti stellate, e tanti incontri, l’autrice narra il suo viaggio reso piacevole dalla fondamentale presenza della guida locale Fathy, ma oscurato dalla perdita dei passaporti e della conseguente urgenza di risolvere i problemi burocratici connessi. Nonostante la perdita dei documenti sembri essere la parte più interessante del libro, credo che le note più calde e intime del racconto siano gli incontri con la popolazione locale.

‘’A Muscat, noi donne, eravamo state molto attente ad avere ogni parte del corpo coperta, indossando pantaloni o gonne lunghe e camicie che arrivavano fino ai polsi. Mentre eravamo in auto in questa valle impervia e distante dai villaggi avevamo sfilato soprappensiero alcuni indumenti, rimanendo semplicemente in maglietta. La foga di scendere, prima che faccia buio, ha fatto sì che siamo finite nella via principale del villaggio con le braccia scoperte. Personalmente realizzo la cosa solo quando un possente sputo, partito da una graziosa ragazzina, mi arriva sulla testa. Varie imprecazioni sono state precedute e seguite al lancio di saliva. Lei si trova su un tetto e guarda la madre con aria sognante mentre separa i datteri buoni da quelli di seconda scelta. Mentre osservo il suo bellissimo abito di sangallo rosa bordato con passamaneria variopinta, incrocio il suo sguardo.’’

La ragazza dello sputo - dal libro di Valentina Spinetti
La ragazza dello sputo - dal libro di Valentina Spinetti

La guida Fathy è il tramite grazie al quale l’autrice, la sua famiglia e gli altri viaggiatori, riescono a scoprire e ad entrare nella cultura locale. La storia stessa di Fathy suggerisce molte riflessioni.

‘’Mio padre aveva un incarico di un certo prestigio al tempo dello scià Reza Pahlavi. Quando questo nel 1979 è stato costretto a lasciare l’Iran, mio padre è fuggito negli Stati Uniti, portando con sé la moglie. Io sono nato a Seattle, la città in cui i miei genitori avevano trovato lavoro. Mio padre era impiegato di banca e mia madre faceva la cassiera in un centro commerciale. Il loro desiderio era però quello di ritornare in Iran, dove avevano delle proprietà di pistacchi. Lì avevano lasciato genitori, fratelli e tutti gli altri parenti. Decisero quindi di venire in Oman, che è proprio di fronte all’Iran. prima o poi speravano di varcare quello stretto che li separava da casa. Quando arrivammo nel 1983, era facile trovare un buon impiego. Mio padre ebbe un’importante mansione nella contabilità dei traffici inerenti alla distribuzione del petrolio. Solo sette anni dopo fu però sostituito da un giovane ragazzo di Muscat che aveva studiato a Londra. Da allora ebbe incarichi sempre meno prestigiosi. Attualmente fa il fattorino per la stessa ditta in cui aveva esordito come dirigente e non è mai riuscito a ritornare in Iran, dove i miei nonni sono già tutti morti.’’

L'autrice Valentina Spinetti (foto quinewselba.it)
L'autrice Valentina Spinetti (foto quinewselba.it)

Queste storie tinte di tristezza, insieme al racconto di una natura selvaggia e alla riscoperta dell’autrice di emozioni sopite e latenti, rendono questo libro una piacevole compagnia per un viaggio in Oman, un paese in cui la sovrana bellezza della natura rischia di fagocitare le innumerevoli tradizioni e i contatti umani.

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