Cosa c’è di più umano dei piedi? Anatomicamente, i piedi sono le parti terminali degli arti inferiori dell'uomo. Ma se usciamo da questa definizione, a cosa servono i piedi? Solo a sostenere il corpo e a permetterci di camminare? E soprattutto, cosa c’entrano i piedi con l’umanità? ‘’La storia dell’umanità inizia con i piedi’’ affermò il paleontologo André Leroi-Gourhan, poiché senza di essi saremmo ancora nella depressione di Afar dove è nato l’Homo Sapiens. Senza i piedi l’uomo non avrebbe sentito la necessità di curare non solo la propria sopravvivenza, ma anche la propria esistenza, attraverso la cultura. I piedi sono, dunque, un’allegoria di quel desiderio tipicamente umano di dubitare, di interrogarsi, di varcare le frontiere. I piedi servono a ricordarci che l’Umanità non si trasmette geneticamente, ma attraverso la narrazione. Metterli in cammino è uno dei tanti modi che abbiamo per perpetuare l’Umanità.
In viaggio i nostri piedi si incontrano con altri piedi. Magari sono piedi di persone che parlano un’altra lingua o professano un’altra religione. Magari sono piedi stanchi che hanno dovuto camminare molto per esercitare la libertà. Magari sono piedi nomadi per scelta. Magari… Noi occidentali stiamo perdendo il valore dei nostri piedi. Li sfruttiamo solo per svago. Li diamo per scontati. Non li guardiamo nemmeno, se non per curarli esteticamente. Perché ci siamo dimenticati di loro? Perché viaggiare ci fa paura? Perché abbiamo timore del diverso e dell’ignoto? La cultura è davvero la cura della nostra esistenza? Con queste domande ho voluto intraprendere un viaggio transdisciplinare per capire se esiste ancora quella sana voglia di muovere i nostri piedi verso l’anima del mondo. Ho chiesto aiuto a diversi esponenti della cultura, uomini e donne diversi per età, provenienza, professione, esperienza di vita e indole. Diversi, ma come scopriremo lungo questo percorso, accomunati da un grande credo. Condividerò con voi questo viaggio che è solo all’inizio. Un viaggio che, come ci insegna Il racconto delle sabbie - una storia di derivazione orale molto popolare tra i mistici – per essere portato a termine, prevede un cambiamento irreversibile. Saremo anche noi in grado, come il fiume, di giungere a destinazione?