Cappadocia, Turchia. Nella Valle dei Piccioni di Uçhisar è ambientata un’antica leggenda che vede come protagonista Mahsen, una giovane ragazza che venne imprigionata dal malvagio padre per impedirle di vivere il suo amore. In suo aiuto, intervennero gli amici piccioni, protagonisti di questa valle dalla bellezza senza tempo. Tra inganni e incantesimi, la tragedia di Mahsen tinge di romanticismo le piccionaie della Cappadocia, una terra ricca di storie e leggende.
Il mito ‘’La regina di Kanesh, i suoi trenta figli e trenta figlie" è uno dei primi miti della letteratura ittita. La vicenda si svolge prima della conquista ittita della Terra degli Hatti, la popolazione autoctona dell’Anatolia centrale. L’incontro tra Hatti e Ittiti ha prodotto una straordinaria fusione tra due culture completamente diverse. I conquistatori ittiti adottarono i beni culturali dei loro predecessori, specialmente negli ambiti inerenti alla religione e alla mitologia.
Al tempo in cui la Cappadocia era provincia romana, nacque e visse a Cesarea, odierna Kayseri, una ragazza di nome Dorotea. La leggenda narra che fu martirizzata per volere di Diocleziano e che prima della sua decapitazione un angelo scese dal cielo con dei fiori per celebrare le nozze della Santa con Cristo. Da allora Dorotea viene venerata come la patrona dei fiori e dei giovani sposi.
Cappadocia, Turchia. Lungo la strada che collega il paese di Ortahisar con Ürgüp, si trovano tre formazioni rocciose molto particolari, conosciute con il nome di Twin Fairy Chimneys. La loro posizione isolata rispetto agli altri camini di fata, le ha rese famose in tutto il mondo. Tuttavia la loro bellezza non risiede solo nella forma, ma anche nella loro origine leggendaria.