Tra i rigogliosi boschi dell’area settentrionale della Romania, lungo il confine con l’Ucraina, si trova Maramureș, una regione montuosa dal carattere unico. Qui le tradizioni e il tempo sembrano essersi fermati: carri trascinati da cavalli, simpatici e paffuti pagliai, casette minuscole circondate da canali limpidissimi, funghi e frutti di bosco in ogni angolo, donne intente a lavare panni in lavatrici tradizionali che sfruttano la corrente dei torrenti, profumo di formaggi fatti in casa, chiese lignee costruite ad incastro senza chiodi, monasteri nascosti tra la silenziosa vegetazione, mercati colorati ricchi di vestiti tradizionali, artigiani intenti a dare vita nuova al legno e per finire un cimitero in cui i morti ridono della loro sorte. In questa terra ospitale, dominata da una natura selvaggia e da una forte connotazione tradizionale, si trovano dei gioielli ancora poco conosciuti: il Monastero Peri-Săpânţa, un complesso monastico completamente costruito in legno e con il tetto ligneo più alto d'Europa (70metri), e il Monastero di Bârsana, una serie di edifici religiosi, circondati da curatissimi parchi, risalenti al 1740.
Ma la vera perla della regione di Maramureș è Săpânţa, un piccolo villaggio al confine con l’Ucraina che ospita un campo santo fuori dal comune. In romeno Cimitirul Vesel, il cimitero allegro. Come può un cimitero essere allegro? Per capire questa usanza bisogna riprendere la storia dei Daci, l'antico popolo danubiano che abitava la Romania prima dell'arrivo dei Romani. I Daci credevano nell'immortalità dell'anima e consideravano la morte come un mezzo per raggiungere il loro dio Zalmosside. Nonostante la Romania moderna sia prevalentemente ortodossa e, di conseguenza, abbia una visione più rigorosa della fede, in questo paese si seguono ancora oggi le tradizioni dei Daci. Da qui l'idea di uno scultore-poeta locale, il signor Stan Ioan Patraș, che ha dato vita qualche decennio fa ad una nuova usanza che ancora oggi viene rispettata dagli abitanti del piccolo paesino. Le lapidi vengono dipinte di un blu accesso, abbellite con fiori e colombe e, sui lati, vengono incisi le passioni o il mestiere del defunto e la situazione in cui è avvenuto il decesso. Un modo davvero anticonvenzionale di vivere la morte, ma comprensibile e perché no, da imitare. Ma le sorprese di Maramureș non finiscono qui. La vera scoperta è la gentilezza e l'indole generosa dei suoi abitanti, uomini e donne umili, che rispettano il valore dell’ospitalità. Maramureș con le sue bellezze naturali, culturali e umane, è senza dubbio la regione che non può mancare in un itinerario della Romania.